Un’eruzione vulcanica è la fuoriuscita sulla superficie terrestre di magma e altri materiali provenienti dall’interno della Terra. La maggiore o minore pericolosità dipende dalle caratteristiche eruttive che sono distinte prevalentemente in effusive ed esplosive.

I fenomeni pericolosi connessi all’attività vulcanica sono: colate di lava; caduta di materiali grossolani (bombe e blocchi); caduta e accumulo di materiali fini (ceneri e lapilli); flussi piroclastici; emissioni di gas; colate di fango (lahars); frane; maremoti (tsunami); terremoti; incendi.

Le aree attive presenti in Campania sono tre: il Vesuvio, i Campi Flegrei e Ischia.

In base al Piano nazionale di emergenza Vesuvio i Comuni della regione Campania più prossimi al vulcano sono ricompresi in una zona rossa dove si prevede la caduta di  cenerei e lapilli e la possibilità di colate di lava ; quelli più distanti in una zona gialla,  dove sono previste ricadute di ceneri e lapilli. Più precisamente: la zona gialla include i Comuni che ricadono all’interno o sono intersecati dalla curva di probabilità di superamento del 5% del carico di 300 kg/mq determinato dall’accumulo di ceneri vulcaniche. Spessori di deposito maggiori di 10 cm possono coprire aree a distanza di 20- 50 km dal vulcano; ovviamente, l’estensione dell’area esposta alla ricaduta di ceneri dipende dall’altezza della colonna eruttiva e dalla direzione dei venti al momento dell’eruzione”. Nel territorio dell’Associazione del Baianese sono previsti depositi tra i 20 ed i 30 cm.

I Comuni della zona gialla sono stati definiti considerando le statistiche storiche del vento in quota, statistiche che indicano le direzioni est e sud-est come quelle dove il vento spira più giorni all’anno: perciò, nello scenario eruttivo considerato, quest’area è considerata quella con una probabilità maggiore di essere coinvolta nella ricaduta di ceneri vulcaniche con il possibile conseguente crollo dei tetti.

E’ importante tener presente che l’eruzione di uno dei vulcani campani, molto probabilmente, non sarà improvvisa ma sarà preceduta da una serie di fenomeni precursori identificabili già diverso tempo prima. Tali precursori sono tenuti sotto osservazione dall’Osservatorio Vesuviano (Sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)

Prima                                          

Ricordati che sei in area a rischio giallo e quindi soggetto a caduta di cenere vulcanica. Essa, se si accumula sul tetto può provocarne il crollo. In linea di massima però non costituisce un grave rischio per la salute. Tuttavia, la prolungata esposizione alle ceneri più sottili (meno di 10 micron) può provocare moderati disturbi all’apparato respiratorio. Inoltre,  il contatto con gli occhi può causare congiuntiviti e abrasioni corneali.

Munisciti di pala e di mascherine ed occhiali antipolvere.

Durante                                      

Durante le fasi di caduta delle ceneri (o durante le giornate ventose se la cenere è già al suolo) è consigliabile rimanere in casa con le finestre chiuse o comunque uscire avendo cura di indossare una mascherina per la protezione dalle polveri e possibilmente occhiali antipolvere.

In caso di contatto con gli occhi evita di strofinarli, ma lavali abbondantemente con acqua. Provvedi a rimuovere periodicamente le ceneri dai propri ambienti, avendo cura di bagnarne preventivamente la superficie, al fine di evitare il sollevamento  e  la risospensione delle parti più sottili. Durante queste operazioni indossa i suddetti  dispositivi di autoprotezione. Provvedi a rimuovere periodicamente le ceneri accumulatesi sui tetti delle case, con l’ausilio di adeguati mezzi di sicurezza (ponteggi e imbracature), al fine di evitare un sovraccarico eccessivo sulle coperture e prevenire possibili crolli, nonché l’intasamento dei canali di gronda.

Non disperdere le ceneri lungo le strade, ma raccoglierle in sacchetti da deporre nei punti di raccolta individuati dall’amministrazione comunale. Le ceneri infatti possono intasare le reti di smaltimento delle acque, le reti fognarie e costituire un pericolo per la circolazione stradale.

Guida con particolare prudenza nei tratti di strada coperti di cenere.  Evita l’uso di motocicli. La frutta e la verdura eventualmente ricoperte di cenere possono essere consumate dopo un accurato lavaggio. Gli animali da compagnia (cani, gatti, ecc.) dovrebbero essere tenuti in casa. La  cenere  vulcanica  ingerita dagli  animali  al  pascolo può provocare  serie conseguenze sull’apparato digerente. Pertanto, in caso di abbondante caduta di ceneri, è consigliabile approvvigionare il bestiame con foraggio privo di ceneri.

Dopo                                       

Attenersi a quanto definito dalle Autorità sovracomunali, deputate alla gestione dell’emergenza.